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File:Cinescopio per televisore a schermo rettangolare, 13 pollici, deflessione 90°, bianco e nero - Museo scienza tecnologia Milano 10082 dia.jpg

From Wikipedia, the free encyclopedia

Original file(1,280 × 913 pixels, file size: 596 KB, MIME type: image/jpeg)

cinescopio per televisore a schermo rettangolare, 13 pollici, deflessione 90°, bianco e nero   (Wikidata search (Cirrus search) Wikidata query (SPARQL)  Create new Wikidata item based on this file)
Title
cinescopio per televisore a schermo rettangolare, 13 pollici, deflessione 90°, bianco e nero
Description
Italiano: Tubo a raggi catodici con schermo rettangolare da 13 pollici e angolo di deflessione 90°. Ha la forma di una campana di vetro chiusa da uno schermo La parte posteriore sporgente, che termina con una basetta per il collegamento all'alimentazione, contiene la prima parte del proiettore elettronico (filamento e catodo, griglia di controllo, anodo focalizzatore). Lo schermo, all'interno, è ricoperto di materiale fluorescente Lateralmente sono presenti due fori per il fissaggio al telaio del televisore.
Funzione

Cinescopio per televisore in bianco e nero, permette la ricostruzione delle immagini ricevute mediante il sistema della televisione.

Modalità d'uso

Il cinescopio è l'elemento che permette la ricostruzione (o sintesi) delle immagini ricevute grazie a fenomeni elettromagnetici ed elettronici. Il cinescopio del televisore è infatti un tubo a raggi catodici che ha la funzione di trasformare i segnali elettrici provenienti da una sorgente in energia visibile. Il segnale utile che controlla l'intensità del raggio elettronico, viene collegato, tra griglia e catodo, a due dispositivi che permettono di focalizzare il fascio elettronico (il catodo emette elettroni per effetto termoelettronico) e deviarlo in maniera periodica grazie all'azione di campi magnetici (Forza di Lorentz). In questo modo il raggio colpisce un punto sulla superficie interna dello schermo (anodo). Questa superficie è rivestita di materiale fluorescente che eccitato dall'energia degli elettroni emette luce. I dispositivi di deflessione del fascio vengono pilotati dal segnale ricevuto permettendo la ricostruzione dell'immagine ogni 1/25 di secondo dando allo spettatore la percezione del movimento. Il punto luminoso sullo schermo traccia una serie di righe da sinistra a destra, dall'alto in basso. Appena l'ultima riga giunge al termine, ha inizio di nuovo la prima riga.

Notizie storico-critiche
L'inventore americano Philo T. Farnsworth sviluppò, nel 1927, il primo sistema pratico di televisione completamente elettronica nella storia. Il russo Vladimir Zworykin, nei laboratori americani della RCA, riuscirà poi a realizzare la televisione elettronica come prodotto commerciale nel 1939. La nascita della televisione elettronica è stata possibile grazie all'invenzione dei tubi a raggi catodici, nel 1904. Dai primi tubi di Braun a gas a catodo freddo (nel 1897), passando per numerose fasi di perfezionamento, si arriva al primo tubo a raggi catodici da utilizzare come cinescopio (inizialmente per oscilloscopi) a cura del tedesco Von Ardenne (nel 1931) che trovò il modo di concentrare il flusso elettronico e modulare i raggi. Il primo cinescopio espressamente per televisori si deve a Zworykin e prevedeva la presenza di un elettrodo modulatore del fascio elettronico per ottenere chiari e scuri dell'immagine Fino agli anni '50 i televisori erano caratterizzati da circuiti completamente a valvole montati su di un telaio. Il tubo catodico, all'inizio degli anni cinquanta, passa dalla forma tonda a quella quadrata e la sua apertura di deflessione da 70° a 90°, angolo che rendeva comunque gli apparecchi molto ingombranti e profondi. Il materiale utilizzato per il mobile era quasi sempre il legno e lo schermo del cinescopio era protetto da un vetro frontale a causa dalla fragilità del tubo catodico tenuto sottovuoto Già agli inizi degli anni '60 il panorama cambia: il pubblico diventa più numeroso, la visione non è più collettiva ma familiare, non ancora privata I tubi catodici assumono angoli di deflessione ancora più ampi (fino a 110°) riducendone così le dimensioni. Nel tubo catodico viene poi integrata la protezione (bonded) e nei televisori sparisce quindi il vetro frontale. Il legno comincia ad essere verniciato in poliestere Gradualmente, nel corso degli anni '60, i transistor sostituiranno le valvole, le materie plastiche sostituiranno il legno e l'aspetto dei televisori cambierà velocemente.
Date between 1955 and 1965
date QS:P571,+1950-00-00T00:00:00Z/7,P1319,+1955-00-00T00:00:00Z/9,P1326,+1965-00-00T00:00:00Z/9
Medium metallo
Dimensions height: 32 cm (12.5 in); width: 39 cm (15.3 in)
dimensions QS:P2048,32U174728
dimensions QS:P2049,39U174728
institution QS:P195,Q947082
Accession number
10082
Object history Battilocchi, Elio
References
  • Soresini F. (2004) Di tubo in tubo : Storia dei tubi elettronici nel centenario del diodo : 1904-2004, Albino (Bergamo), pp. 125−131
  • Grob B. (1955) La televisione, Turin
  • Telecomunicazioni oltre (1990) Telecomunicazioni: oltre la voce : Mostra storica, Milan, pp. 126−127
Source/Photographer Catalogo collezioni (in it). Museoscienza.org. Museo nazionale della scienza e della tecnologia Leonardo da Vinci, Milano.
Permission
(Reusing this file)
w:en:Creative Commons
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current13:35, 21 May 2016Thumbnail for version as of 13:35, 21 May 20161,280 × 913 (596 KB)Federico Leva (WMIT){{ICCD TRC | institution = {{institution:Museoscienza}} | permission = {{cc-by-sa-4.0}} | RSR1 = Brenni, Paolo | CTP = Industria, manifattura, artigianato | CMPD = 2010 | INV1N = 10082 | CTC = CRT | UTF = Cinescopio per televisore in bianco e nero...
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